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utti noi facciamo molte cose senza nemmeno pensarci, abbiamo sempre fatto così e diamo per certo che quella sia la cosa giusta da fare in quel momento e in quella situazione.
Ma se ti chiedessi per quale motivo si fa proprio quella cosa in quel modo, sapresti rispondermi?
Talvolta le nostre abitudini possono portarci a rafforzare alcune delle nostre convinzioni che ci costringono in visioni limitanti se non controproducenti.
Allo stesso modo alcune convinzioni limitanti possono portarci a creare cattive abitudini.
me è capitato moltissime volte di sentirmi dare direttive e di sentirmi dire fai così o cosà, ma quando ho chiesto il motivo la risposta è stata: perché si fa così, perché me lo hanno insegnato in questo modo, perché è normale, perché lo fanno tutti o altre risposte di questo tipo…
E se esistesse un modo diverso? O un modo migliore?
(Una delle soft skills o competenze personali su cui ognuno dovrebbe investire energia è proprio il pensiero critico, ma non divaghiamo).
Questo articolo vuole essere un invito a riflettere: molto spesso ci chiudiamo in prospettive a senso unico che non ci preoccupiamo di verificare e che ci tolgono la possibilità di vedere altro.
Anche pensare in un modo diverso presuppone, come accade nelle nostre case, che ci sia spazio per il nuovo.
Mi piace fare l’esempio dei libri: sei davanti allo scaffale e c’è un limite fisico, per cui se vuoi metterne un altro ‘a scaffale’, con tutta probabilità dovrai toglierne un altro, per forza (a meno che tu non abbia una casa infinita, te lo auguro).
Insomma a volte ci convinciamo a tal punto da non ammettere nessun’altra possibilità e questo può diventare un ostacolo alla nostra felicità.
Possibile?
Se si tratta di che ordine dare alle nostre cose in camera, di cosa fare nel weekend o di come è meglio cucinare una ricetta, capisci che i risvolti di una convinzione potrebbero essere poco significativi.
Ma se avessi la ferma convinzione di non poter vivere senza un partner?
Se fossi certo, o certa che senza avere un figlio la tua vita non potrebbe essere felice o che non avere successo nel lavoro ti renderebbe automaticamente una nullità?
Anche i risvolti di queste convinzioni ti sembrano così marginali?
Le convinzioni non sono altro che “idee” che ci mettiamo in testa per vari motivi e che entrano a far parte delle “regole” sulla base delle quali costruiamo la nostra vita.
Ma perché un’idea diventi una convinzione dobbiamo crederla vera senza ombra di dubbio.
Allora cominciamo a utilizzarle ripetutamente nelle varie situazioni e in questo modo le trasformiamo in abitudini di pensiero che daranno origine a certi comportamenti che, ripetuti nel tempo, diventeranno abitudini a loro volta.
Sai cosa facciamo quando abbiamo a che fare con un’abitudine?
Ci lasciamo guidare e l’abitudine ci porta dove vuole, o meglio dove noi gli abbiamo insegnato ripetendole che è corretto pensare e fare una certa cosa in una certa situazione.
E questo è qualcosa che spesso facciamo senza rendercene conto.
Se non ci stiamo attenti le abitudini potrebbero portarci nel posto sbagliato, fino ad allontanarci dalla felicità.
Ma non è l’abitudine il problema, quanto il fatto di non conoscere la regola (idea o convinzione) a cui ci siamo abituati e quindi di non poterla gestire consapevolmente.
Ecco perché un percorso di counseling ha un valore inestimabile: perché ti rende consapevole.