
I
l Buddismo (e in altre tradizioni spirituali) si ritiene che il karma influenzi la nostra vita, determinando le circostanze che ci troviamo a fronteggiare e soprattutto le modalità di reazione che mettiamo in atto di fronte a tali circostanze.
La parola karma deriva al sanscrito “karman”, il cui significato è azione. Indica l’agire secondo la legge di causa – effetto, in base alla quale ogni azione ha un effetto che a sua volta diviene causa di altri eventi.
Quando si parla di bagaglio karmico intendiamo una memoria che contiene tutte le azioni che la persona ha compiuto nell’infinito passato.
Il Karma trascende la vita e la morte, per cui il karma accumulato tenderà a condizionare la nostra vita, adesso come nel futuro. Non a caso si parla di Karma positivo e di Karma negativo, intendendo che le buone azioni determinano un buon karma, a differenza delle cattive azioni.
Il karma è un punto cardine per tutte le filosofie orientali. Spesso erroneamente viene confuso col destino: il presupposto che rende possibile questa erronea interpretazione consiste nel pensiero che il karma sia immodificabile.
Tutto ciò che non è modificabile ci viene imposto, rendendoci vittime. Tutto ciò che possiamo, invece, trasformare, ci riconosce il potere che abbiamo di determinare gli effetti delle cause che porremo nel nostro futuro.
Amante della filosofia buddista oltre che praticante del Buddismo, ho impiegato anni per comprendere in che cosa consiste il karma e in che modo possiamo trasformarlo. Quello che ritengo utile in questa trattazione è la consapevolezza che ognuno dovrebbe avere consapevolezza del suo potere di plasmare la realtà, qui e ora.
La vita è un processo creativo, che ci fa incontrare circostanze a volte spiacevoli o molto dolorose. Tutte le discipline atte a nutrire la crescita personale degli esseri umani (dal counseling alla psicoterapia passando per la bioenergetica e qualsiasi altra modalità di espansione che possa essere ritenuta dall’individuo uno strumento di evoluzione in termini di conoscenza o anima) ci danno degli strumenti per stare in questa vita nel migliore dei modi possibili per noi. Ogni percorso di crescita personale dovrebbe avere come obiettivo l’acquisizione di consapevolezza, affinché le persone diventino libere.
Sta a noi scegliere che cosa farne di questa esistenza. Ecco l’insegnamento del karma.
Coloro che non nutrono simpatia per i pensieri orientali faranno fatica a comprendere quanto, in realtà, la legge del karma corrisponda alla legge scientifica di causa effetto: per ogni causa che compi riceverai un effetto equivalente.
Quando ci accade qualcosa di spiacevole le domande che tendiamo a farci sono:”Perché proprio a me?” oppure “Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?” . Come non mi stancherò mai di dire sono le domande che ci facciamo a fare la differenza nella nostra vita, perché da queste ricaveremo le nostre risposte.
Chiedersi “in che modo posso aver contribuito a far sì che mi accadesse qualcosa del genere” oppure “che cosa posso imparare da questa sofferenza” oppure “in che modo posso trasformare questa circostanza in qualcosa di prezioso per me” significa no riconoscere il potere che abbiamo in questa vita di determinare il nostro futuro.
Sentirsi capaci di determinare il nostro futuro non significa disconoscere l’esistenza del karma, al contrario.
Se crediamo nel karma, abbiamo preso consapevolezza di quanto la vita tenderà a farci sbattere la testa su determinate cose affinché avremo sviluppato le risorse per poterle superare.
Come dicevo qualche giorno fa ad un mio cliente, il karma è come le rotaie di un treno. Arriverà un vento forte, o fortissimo, a spostare di pochi mm o cm il treno dalle rotaie, il treno potrebbe deragliare, rallentare o arrestare la sua corsa, ma poi il treno continuerà a viaggiare sulle stesse rotaie di sempre.
Ognuno ha il proprio karma. Considerando che karma significa azione e che l’azione altro non è che un risultato complesso di pensieri e emozioni , solo lavorando su se stessi possiamo compiere azioni diverse, e col tempo, determinare dei cambiamenti nel nostro karma.
Quello che alcune filosofie orientali hanno in comune col Counseling (che peraltro deriva da un mix di occidente e oriente), è la consapevolezza che ognuno è responsabile della propria vita. Riconoscersi responsabili della propria esistenza, ovvero riconoscere a se stessi il potere di vivere al meglio la propria vita, è già di per sé straordinario.
Se nel corso della tua vita ti sei sentito vittima degli eventi o se hai la tendenza a sentirti sopraffatto, parti dal tuo qui e ora. Un solo concetto che entra nella tua vita può cambiare il tuo modo di vedere e vivere l’esistenza. Spero che questo concetto, oggi, sia il Karma che ho cercato di introdurre in questo articolo.
Non è il tempo a guarire le nostre ferite, siamo noi che abbiamo il potere di cambiare la nostra esistenza, solo se lo vogliamo.